BELLEZZA |
La bellezza è ciò che ci ha accompagnato sempre in questo viaggio dall'altra parte del mondo.
Bellezza vera perché ci richiamava a Colui che l'ha creata. Il Papa ha spesso citato il creato come bellezza (poetico i riferimenti al creato nel discorso fatto giovedì). |
Così visitare Bangkok o Sydney sono diventate non solo occasione di gita turistica ma meditazione sul senso, sull'origine, sullo scopo del creato e della bellezza dentro la vita di ogni uomo.
Uno spettacolo che stupisce il cuore.
Da conservare. |
BANGKOK:
In Thailandia abbiamo riscontrato sia i colori vivi dei templi buddisti (segno che la religione tende al sacro sempre anche attraverso l'arte), sia il caos delle strade e nella grande città, dove è assente il concetto di armonia. Di ordine e di senso. |
SYDNEY:
Maestosità della natura (fauna, flora) e delle tecnologie (grattacieli, opere) con assenza di naturalezza vivace: i palazzi sono grigi. Una città pulita e moderna priva però di luoghi d'incontro (piazze). Però si respira l'accoglienza. |
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INCONTRI - TESTIMONIANZE |
Il pellegrinaggio è un cammino personale segnato dalle meditazioni su se stessi. In questo modo avevo vissuto sempre le Gmg. Non andavo oltre all'incontro col Santo Padre. Invece a Sydney ho respirato un punto che davo per scontato e relegato solo a certi ambiti. |
Senza cercarlo, senza rincorrere chissà chi, abbiamo incontrato alcune persone e ci siamo lasciati guidare dalle loro esperienze, dai loro racconti, dalle loro testimonianze "dal vivo". Non solo perché erano davanti a noi ma perché erano giudizi su quello che stavamo vivento: la Gmg! |
Mons. Sigalini (con cui abbiamo celebrato anche una S. Messa), il giornalista di Avvenire Nello Scavo e il responsabile della Pastorale Giovanile Nazionale don Nicolò Anselmi sono stati gli incontri-testimonianze che hanno dato una luce nuova a come vivere la Gmg 2008. |
Grazie a loro ci siamo resi ancora più conto del nostro essere missionari lì a Sydney.
Altri incontri sono stati naturalmente con le altre 500mila persone che hanno vissuto la Gmg. Una cattolicità toccata con mano. Cosa riesce a fare la fede in Cristo e alla Chiesa Cattolica! |
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PREGHIERA |
Per chi non lo sapesse la Gioranta Mondiale della Gioventù è stata pensata da Giovanni Paolo II come occasione di incotnro tra i giovani cattolici ma anche come incontro di preghiera. Per poter approfondire la conoscenza di Cristo e della Chiesa. |
Prima del grande raduno e incontro col Santo Padre i giovani sono invitati a riflettere su tre catechesi con temi già scelti.
Noi eravamo ospiti nella Chiesa di St. Gabriel nel sobborgo di Bexley assieme ai giovani pugliesi e ai giovani ravennati. |
I vescovi ci hanno aiutato a capire il tema che il Santo Padre aveva scelto per noi.
Il momento di ritrovo si svolge alla mattina: lodi mattutine, catechesi, domande e S. Messa. Il tutto è stato oggetto di condivisione tra noi, per le vie di Sydney. |
La preghiera è stata vissuta sia personalmente sia comunitariamente. Ciò ha permesso di sentirci sempre più gruppo.
Di grande aiuto i momenti di confronto e le S.Messe. Come potete vedere i luoghi erano i più disparati. Pur di viverla assieme. |
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NATURA |
Non si può non parlare della natura quando si va in Australia. Era una delle preoccuppazioni maggiori degli australiani rispetto all'ondata dei pellegrini. Aiutati dalle parole dal Papa abbiamo visto bellezze anche nella settimana vissuta dopo la Gmg. |
Si vede subito come gli australiani sono educati al rispetto della natura. Per le strade non si trova neanche un pattume: sei costretto a tenerti tutto in mano. Lo si vede anche nelle cose più semplici come i bagni preparati per i pellegrini a Randwick. |
Abbiamo incontrato i famosi animali australiani: koala e canguri. Assieme ad altri di ogni specie come il coccodrillo e squali. Visto e toccato un aborigeno. Fatto a "botte" con le balene nell'oceano (anche se a dire il molti non hanno un bel ricordo) |
Siamo stati invivtati a calpestare l'erba, a sdraiarci sopra. Vedere e toccare piante rare e a portata di mano (ci veniva chiesto di abbraccaire gli alberi) Questo patrimonio è per tutti e soprattutto un dono. Per questo gli australiani lo custodiscono con cura. |
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CONCLUSIONE |
Cosa rimane di questi 15 giorni in terra lontana (forse la più lontana dall'Italia)?
Non certo una nostralgia ma un'esperienza di Chiesa e di vita dove l'istante non passa come scontatezza ma come dono e oggetto di curiosità! Di fronte al bello e all'ideale ciò ha permesso di unirci e sentirci una cosa sola. Perché l'unità la fa un Altro. Il suo Spirito. Gesù si è rivelato l'essenziale per il cuore di ogni uomo, acnhe dall'altro capo del mondo.
"Affrontare la realtà, non di sfuggirla: questo è ciò che cerchiamo" ha detto Benedetto XVI
Il suo abbraccio, questo gesto così paterno e istintivo che ha avuto nei nostri confronti è la certezza di un amore di Dio presente e che ci accompagna in ogni cosa.
L'unità con gli altri dentro l'abbraccio di un Padre. Ciò che fa emergere il nostro cuore. Non ci si nasconde ma si esce sempre più per quello che siamo. Figli di Dio! Tempio dello Spirito Santo! |
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