Pellegrinaggio a Roma 26-28/12/2007
"Un segno perenne, ma oggi particolarmente eloquente, della verità dell'amore cristiano è la memoria dei martiri . Non sia dimenticata la loro testimonianza. Essi sono coloro che hanno annunciato il Vangelo dando la vita per amore. Il martire, soprattutto ai nostri giorni, è segno di quell'amore più grande che compendia ogni altro valore. La sua esistenza riflette la parola suprema pronunciata da Cristo sulla croce: « Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno » ( Lc 23, 34). Il credente che abbia preso in seria considerazione la propria vocazione cristiana, per la quale il martirio è una possibilità annunciata già nella Rivelazione, non può escludere questa prospettiva dal proprio orizzonte di vita. I duemila anni dalla nascita di Cristo sono segnati dalla persistente testimonianza dei martiri." (Giovanni Paolo II, Incarnationis myterium )
" Stare nella grande compagnia dei Santi e andare avanti con loro può cambiare il mondo, creando centri nella periferia, perché essa realmente diventi visibile e così diventi realistica la speranza di tutti e ognuno possa dire:”Io sono importante nella totalità della Storia. Il Signore ci aiuterà”" (Benedetto XVI a Loreto '07)
Andiamo a Roma per vedere, toccare e imparare dai primi testimoni di Cristo. Seguire delle vite sante per fare della nostra una vita santa. Tornare al cuore dell'origine della Chiesa per sentirci sempre più parte di questa chiesa. S. Gregorio, Ss. Giovanni e Paolo, S. Sabina, S. Domenico, S. Tommaso d'Aquino, S. Caterina da Siena, S. Inazio di Loyola, Caravaggio, Michelangelo e... Giovanni Paolo II!